Come vestirsi per andare dall’osteopata

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Chiedersi cosa indossare per recarsi dall’osteopata può sembrare una domanda sciocca o banale ma non lo è. Per rispondere bisogna tener conto di vari aspetti.

Negli articoli precedenti abbiamo analizzato cosa succede dall’osteopata, cosa si può migliorare recandosi da questo specialista e individuato le tecniche utilizzate. (leggi anche le 5 buone ragioni per rivolgersi all’osteopata).

Soprattutto parlando di osteopatia viscerale abbiamo parlato di palpazione. La palpazione, così come la semplice valutazione posturale necessitano condizioni che permettano la massima libertà di movimento sia per l’osteopata che per i pazienti. Lo specialista utilizza delle manipolazioni in cui è importante che non ci siano ostacoli per garantire la massima efficacia.


Quindi se siamo alla ricerca di alcune linee guida per comprendere come vestirsi in uno studio di osteopati la prima riguarda sicuramente il “divieto” di jeans o qualunque tessuto limiti la mobilità. Quindi al bando indumenti stretti e scomodi.
I jeans benché si adattino ad ogni situazione non si conciliano con le esigenze che ci sono all’interno di uno studio di osteopati per la loro struttura rigida. Lo stesso vale per tessuti come tweed, lana e velluto.

L’ideale è recarcisi in biancheria intima. Quindi per uomini mutande o boxer per le donne reggiseno e slip affinché tutte le parti del corpo siano libere da costrizioni.
Tuttavia va detto che questo tipo di vestiario “svestito” può mettere in imbarazzo i più timidi che possono non sentirsi a loro agio. Dunque in quel caso l’abbigliamento consigliato diventa quello sportivo. Quindi si consiglia di prediligere pantaloncini sportivi e canotta o top, sopratutto durante le prime sedute in cui si incontra l’osteopata per la prima volta.

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