Terapia Craniosacrale e Perfusione Cerebrale

La terapia craniosacrale (TCS) è una tecnica che si attua tenendo fra le mani delicatamente il cranio e il sacro e compiendo su essi movimenti appena percettibili. L’azione manuale della TCS è così delicata e leggera, da essere il miglior esempio delle cosiddette “terapie dolci”, un intervento non aggressivo. Attraverso le lievi manipolazioni della terapia craniosacrale, i terapisti agiscono sul liquido cerebrospinale (il fluido che circonda encefalo e midollo spinale, con funzioni protettive e legate alla perfusione, chiamato anche liquor), influenzandone pressione e dinamica circolatoria.

Questo liquido fluttua e subisce una variazione di pressione, determinando un movimento ritmico, originato dal ciclo di produzione e riassorbimento. Ciò che si crea è una sorta di onda ritmica che, dal cervello, si trasmette a tutto il corpo, in maniera molto lieve, fino all’osso sacro e mediante la fascia connettivale.

Recenti studi dimostrano che la terapia osteopatica abbia influssi positivi sulla perfusione cerebrale.

 Negli ultimi anni la ricerca osteopatica ha avviato diversi studi scientifici volti a dimostrare l’efficacia clinica del trattamento manipolativo osteopatico (OMT), con particolare attenzione agli aspetti neurofisiologici in risposta all’applicazione di svariate tecniche. Uno studio in particolare, condotto da Federica Tamburella e un team di osteopati, dimostra che :

  • E’ stata ottenuta una riduzione della perfusione nel gruppo trattato immediatamente dopo l’intervento OMT, all’interno della corteccia cingolata posteriore (PCC) sinistra e nel lobo parietale superiore sinistro (SPL)
  • E’ stato ottenuto un miglioramento della perfusione nel PCC destro dopo 3 giorni come effetto a breve termine.

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